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Antichi pesi e misure in uso nel Ponente Ligure

Varia

Pubblicato il 7 aprile 2009

Antichi pesi e misure
in uso nel Ponente Ligure

con allegati i prospetti di raffronto con i valori dei pesi e delle misure del sistema metrico
decimale, ricavati dalle tavole di ragguaglio fatte compilare e pubblicate a cura del Ministero
di Agricoltura e Commercio degli Stati di S. M. in Terraferma nel 1849 e da altre fonti.

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...Una delle questioni più complesse che la casa Savoia ha dovuto affrontare per consolidare l'unità del Regno di Sardegna a seguito dell'annessione dei nuovi territori decretati dal Congresso di Vienna, è stata quella dell'uniformazione dei precetti e delle convenzioni che regolavano il corso delle relazioni e delle pratiche quotidiane, fino allora improntate all'osservanza di usi e consuetudini locali retaggio del passato feudale.
...La situazione si presentava particolarmente problematica in Liguria. Qui la disomogeneità e la frammentazione della struttura politico-amministrativa dei tempi precedenti e la complessità delle vicende e delle implicazioni storiche nelle quali i vari organismi sono stati coinvolti, avevano favorito il l'insorgere di protezionismi che, complici le persistenti difficoltà e la precarietà del vivere, avevano determinato l'ostinata conservazione degli ordinamenti e dei costumi locali, spesso circoscritti ad ambiti territoriali alquanto ristretti.
...Così quasi ovunque si verificava che in località vicine si impiegavano nei traffici unità di misura diverse, o peggio ancora misure aventi la stessa denominazione ma il valore discordante, a volte in maniera rimarchevole; ciò rappresentava un serio ostacolo a danno degli scambi commerciali, importante tramite per la normalizzazione delle relazioni, sia interne che esterne.
...Già molto tempo prima la Repubblica di Genova aveva avvertito la necessità di fornire ai suoi sudditi dei riferimenti comuni univoci e di farsi garante della loro integrità; a tal fine nel 1523 aveva raccolto in un apposito locale della cattedrale di S. Lorenzo, la Censoria, i campioni delle misure di capacità per l'olio, il vino e il grano (ad esempio amole, barili e quarte), di quelle di lunghezza per le stoffe e le corde (canne), e di pesi e bilance di diverso genere, affinché fossero presi a modello dai fabbricanti dei pesi e delle misure usate nei commerci e dai giudici chiamati a dirimere le frequenti dispute legali. Con decreto del 1606 poi aveva ribadito l'obbligo del loro uso in tutte le comunità del Dominio.
...L'interesse della Repubblica in tal senso è evidente. Per fare un esempio appropriato si pensi alla "tassa dell'olio", un'imposizione che, al contrario di quanto suggerisce il nome, non consisteva in un prelievo fiscale, ma piuttosto in un precetto avente lo scopo di garantire l'approvvigionamento dell'olio necessario alla metropoli genovese, mediante la fornitura forzosa da parte delle comunità del Dominio in proporzione alle relative capacità produttive. L'olio consegnato veniva pagato al prezzo amministrativo fissato annualmente dalla magistratura preposta a quel servizio; questa l'operazione evidentemente presupponeva l'adozione di una misura di riferimento uniforme, riconosciuta da tutti.
...Se per l'unità di capacità per il commercio dell'olio all'ingrosso, il barile, si è raggiunta abbastanza presto una sostanziale uniformità, non si può invece affermare la stessa cosa per le altre misure base. A rendere meno agevole la soluzione del problema contribuiva non poco l'assetto geopolitico estremamente complesso della regione, dove una miriade di piccoli feudi o staterelli di estrazione medievale sopravvivevano inglobati nell'area di influenza dello stato genovese, pur senza esserne direttamente soggetti.
...Questo stato di cose inoltre costituiva per molti il contesto ideale per concludere dei negozi ingannevoli. Tra le innumerevoli testimonianze in merito appare emblematica la disputa che a metà del Cinquecento ha visto gli uomini di Stellanello contrapposti al loro signore, il Marchese Alfonso II Del Carretto. Quest'ultimo infatti, approfittando della differenza tra la misura per l'olio in uso a Stellanello e quella del Finale, faceva acquistare dai suoi emissari l'olio in alta Val Marula al prezzo praticato in base alla misura del luogo, poi lo faceva trasportare a Finale e lo faceva rimisurare laggiù, utilizzando il barile finalese che era più capace, e lo pagava in base a quelle risultanze; egli pagava così un numero di barili ridotto, ricavandone un maggiore profitto a discapito dei malcapitati contadini stellanellesi.
...L'impegno del nuovo governo nella prima metà dell'Ottocento per ovviare al ripetersi di tali inconvenienti e al frequente insorgere di dispute era dunque ben motivato. Il processo di rinnovamento in altre regioni dell'Europa aveva avuto inizio nei decenni precedenti, con la diffusione dell'uso del sistema metrico decimale, introdotto in Francia con legge del 1793.
...In Liguria in alcune località si era operato spontaneamente una sorta di compromesso, con l'adozione di nuove misure rapportate al metro, al chilogrammo e al litro e ai loro multipli e frazioni, mantenendo però le denominazioni tradizionali di cannella, libbra, amola, ecc.. Nella maggior parte della regione invece si è continuato ad utilizzare le misure legate alla tradizione.
... Il processo di transizione è stato lungo e si è attuato in diverse fasi. Un passo importante, e non avrebbe potuto essere altrimenti, è stata un'approfondita inchiesta nelle terre del regno, avviata per ordine della Segreteria di Stato per gli Affari Interni in conformità del Regio Editto dell'11 settembre 1845; essa si è poi concretizzata nella pubblicazione di un volume intitolato "Tavole di ragguaglio degli antiche pesi e misure degli Stati di S. M. in terraferma coi pesi e misure del sistema metrico decimale compilate dalla Commissione dei Pesi e Misure e pubblicate dal Ministero di Agricoltura e Commercio", uscito dalla Stamperia Reale di Torino nel 1849.
...Il testo elenca in 180 pagine una lunga serie di dati relativi all'argomento estesamente descritto dal titolo, ripartiti per provincia e, nell'ambito di queste, per mandamento e per comune, facendo cioè riferimento alle circoscrizioni amministrative del tempo.
...Questa relazione rappresenta oggi un elemento di conoscenza fondamentale, dal quale nessun studio storico-economico attendibile può prescindere. Peraltro bisogna pure considerare che delle indagini minuziose sul territorio erano già state effettuate negli anni precedenti dai verificatori governativi dei pesi e delle misure; di un'operazione simile, peraltro finalizzata all'uniformazione degli strumenti di misura della regione adeguandoli a quelli in uso a Genova nell'attesa di un rinnovamento radicale, si ha notizia nel 1841.
...La relazione stilata nell'occasione del verificatore della provincia di Oneglia Angelo Corradi però aveva evidenziato delle differenze con i dati ufficiali indicati dal quadro generale dei pesi e delle misure dello stato; a suo parere tali difformità erano originate soprattutto dal cattivo stato di conservazione dei campioni depositati nei comuni, quando questi ne erano provvisti.
...L'Ispettore Generale Sig. Lana allora aveva fatto stampare una copia del quadro della Provincia di Oneglia e lo aveva fatto pervenire ai comuni della giuridizione, affinché ricostituissero la loro dotazione di campioni conformemente al prescritto.
...Il "Quadro delle misure e dei pesi in uso nella Provincia di Oneglia col loro ragguaglio in misure e pesi Metrici", tale è il titolo, è più specifico e dettagliato delle "Tavole di ragguaglio" di cui si è detto sopra (e che comunque sono state stampate otto anni più tardi) e soprattutto differisce spesso nei valori rilevati.
...Le discordanze tra le due relazioni sono puntualmente evidenziate nei prospetti uniti a corredo di questo scritto.
...Un altro raffronto dovuto è quello con i campioni (pochi) ancora esistenti dei quali si ha notizia. Anche questi però riservano non poche sorprese, delle quali si riferirà caso per caso.

Taggia, antiche misure di lunghezza murate nella parete della chiesa dei santi Giacomo e Filippo.

Toirano, misura di bracciatura per stoffe, corde, ecc., murata nella parete della chiesa parrocchiale di San Martino.

Dolcedo, misure di lunghezza murate nella loggia pubblica ''Sutt'u munte'':
la ''canna'' (sotto) è messa a confronto col metro (sopra) .

Dolcedo, loggia pubblica ''Sutt'u munte'', misure di capacità per il vino e l'olio datate 1613.

Dolcedo, loggia pubblica ''Sutt'u munte'', misura ''mezzo barile de vino'' datata 1613.

Lingueglietta, antiche misure di capacità.

Lingueglietta, particolare della ''canna'', dal quale si evidenzia il valore del ''palmo''.

...Si premette che in questo contesto non si ritiene di dover addivenire a considerazioni approfondite sui singoli dati, che comporterebbero uno studio troppo gravoso e ben al di fuori delle intenzioni; la trascrizione completa nelle tabelle che seguono permetterà a chiunque di fare i raffronti e le considerazioni opportune. Si ritiene utile invece porre qui l'accento su alcuni dati che più di altri rendono il clima di estrema confusione e precarietà imperante nella nostra regione.
...Nel mandamento di Oneglia per esempio per le vendita delle granaglie si adoperava una quarta della capacità di 10,070 litri che veniva suddivisa in 5 motulari di 2,014 litri ciascuno, mentre la quarta impiegata nella misura delle olive aveva la capacità di 16,280 litri e si divideva in 4 motulari di 4,040 litri e la quarta per le castagne misurava 17,014 litri e si divideva in 4 motulari di 4,253 litri.
...Nel mandamento di Diano Castello si adoperavano le misure di lunghezza in uso ad Oneglia e, con variazioni minime, nel resto della Provincia, ma secondo le Tavole di ragguaglio edite dal Ministero nel 1849 la cannella utilizzata nelle misure agrarie era più lunga di circa il 10 per cento da quella impiegata per gli altri usi; secondo il Quadro delle misure e dei pesi del 1841 invece sarebbe stato esattamente l'opposto.
...Anche a Taggia si usavano misure con uguale denominazione (canna o cannella) sia per le misure di "tesatura" (misure di terra, etc.) che per quelle di "bracciatura" (per stoffe, corde, etc.). Per questa località disponiamo anche di riferimenti precisi, costituiti dai campioni ancora oggi murati nella parete della chiesa parrocchiale; essi indicano per le stoffe una misura di 2,22 metri divisa in 9 palmi di 24,66 centimetri ciascuno e per gli altri usi una misura di m. 3,50 divisa in 12 palmi di 29,16 centimetri, mentre la Tavola di Ragguaglio dice che il palmo misurava in entrambi i casi 28 centimetri e da per le due misure rispettivamente 2,52 e 3,36 metri.
...Anche a Dolcedo e a Lingueglietta sono stati conservati (male) i campioni delle misure di lunghezza, piuttosto simili nei valori numerici: la canna di metri 3,56 è divisa in 12 palmi da centimetri 29,7 di misura media, con discrepanze di 2 millimetri in più o in meno; a Lingueglietta in più un palmo posto in posizione centrale è più corto di oltre 2 centimetri, mentre uno posto a un'estremità è più lungo di quasi 3 centimetri. Questo particolare da solo è rivelatore della scarsa affidabilità dei campioni uso, come espressamente denunciato dal rilevatore incaricato dal governo.
...In questo quadro eterogeneo, insospettato e per certi aspetti disorientante, costituiva un'eccezione il barile d'olio, che, per le ragioni precedentemente esposte, era comunemente usato in tutta la Liguria con variazioni di valore esigue, da potersi ritenere trascurabili nell'uso pratico. Differivano invece, sia per la denominazione che per la capacità, le frazioni utilizzate nel commercio al minuto nelle diverse province e, nell'ambito di esse, da località a località.

........................................Giorgio Fedozzi

Nei prospetti che seguono sono riportati tutti i dati reperiti, suddivisi nelle quattro province del Ponente Ligure della prima metà dell'Ottocento: Savona, Albenga, Oneglia e S.Remo; nell'ambito di queste si è operata la distinzione per mandamenti e, ove necessario, per comuni.
Nel caso di discordanze tra le
Tavole di Ragguaglio del 1849, che costituiscono la base del lavoro, e il Quadro delle misure e dei pesi del 1841, sono stati riportati entrambi i dati, differenziandoli di colore per renderli più facilmente individuabili, in nero i primi e in azzurro i secondi. Inoltre, per la stessa ragione, sono stati scritti in colore rosso i valori relativi ai campioni di misura tuttora esistenti e visibili in diverse località.

PROVINCIA DI SAVONA

MISURE DI LUNGHEZZA

Località

Nomi delle misure,
loro frazioni e multipli

Valore in
misure metriche

MAGGIOR PARTE
DELLA PROVINCIA

CANNELLA di 12 palmi

m.

3,0000

PALMO di 12 once

cm.

25,0000

ONCIA

cm.

2,0833

CANNA DA TELA
(per le stoffe)

m.

3,0000

MISURA per le stoffe
1/3 della canna

m.

1,0000

Per la misura nelle costruzioni navali si fa
uso del piede di Francia e delle superfici e
dei volumi che ne derivano.

Mandamenti di CAIRO e MILLESIMO

TRABUCCO di Piemonte

m.

3,0826

PIEDE LIPRANDO (1)

m.

0,5138

RASO
(braccio da panni)

m.

0,5994

MISURE DI CAPACITA' PER LE MATERIE ASCIUTTE

Località

Nomi delle misure,
loro frazioni e multipli

MAGGIOR PARTE
DELLA PROVINCIA

La vendita dei cereali e delle materie
secche si fa a peso.
In alcuni mandamenti il carbone si vende a sacchi, intendendo che il sacco pesi un rubbo e mezzo (kg. 11,878) se il carbone è di legno dolce, oppure 2 rubbi (kg. 15,857), se il carbone è di legno duro.

Mandamenti di
CAIRO e MILLESIMO

In questi due mandamenti sono in uso le stesse misure di capacità e di volume che si adoperano in Piemonte.

MISURE DI CAPACITA' PER LIQUIDI

Località

Nomi delle misure,
loro frazioni e multipli

Valore in
misure metriche

MAGGIOR PARTE
DELLA PROVINCIA

MEZZARUOLA di 4 barili, per il vino

hl.

1,6000

BARILE di 40 amole

l.

40,0000

AMOLA di 2 mezze

l.

1,0000

MEZZ'AMOLA

l.

0,5000

BARILE per l'olio di 240 quarteroni (2)

l.

65,4800

QUARTERONE di 6
misurette

l.

0,2728

MISURETTA

l.

0,0455

CAIRO,
CARRETTO e

ROCCHETTA CAIRO

MISURA o PINTA di vino del peso di libbre 4 (kg. 1,267)

l.

1,2746

CARCARE, OSIGLIA e PALLARE

MISURA o PINTA di vino del peso di libbre 4, once 4 (kg. 1,3726)

l.

1,3809

ALTARE, MILLESIMO e ROCCA VIGNALE

MISURA o PINTA di vino del peso di libbre 3, once 8 (kg. 1,1614)

l.

1,1685

BORMIDA, MURIALDO,
SASSELLO ed OLBA

MISURA o PINTA di vino del peso di libbre 4, once 2 (kg. 1,3198)

l.

1,3278

MALLARE

MISURA o PINTA di vino del peso di libbre 5 (kg. 1,5837)

l.

1,5933

MISURA d'olio kg. 0,3167

l.

0,3461

CAIRO, OSIGLIA,
MILLESIMO e
BORMIDA

MISURA d'olio del peso di libbre 4, denari 21 (kg. 0,3398)

l.

0,3714

ALTARE

MISURA d'olio
(kg. 0,3167)

l.

0,3462

MURIALDO

MISURA d'olio
(kg. 0,4111)

l.

0,4493

MISURE DI SUPERFICIE

Località

Nomi delle misure,
loro frazioni e multipli

Valore in
misure metriche

MAGGIOR PARTE
DELLA PROVINCIA

CANNELLA quadrata
di 144 palmi quadrati

mq.

9,0000

PALMO quadrato
di 144 once quadrate

mq.

0,0625

ONCIA quadrata

cmq.

4,3400

Mandamenti di
CAIRO e MILLESIMO

In questi due mandamenti sono in uso le
stesse misure di superficie che si
adoperano in Piemonte.

PESI

Località

Nomi delle misure,
loro frazioni e multipli

Valore in
misure metriche

MAGGIOR PARTE
DELLA PROVINCIA

CANTARA (di 6 rubbi)

kg.

47,5125

RUBBO

kg.

7,9187

ROTOLO di una libbra e
mezza

kg.

0,4751

LIBBRA di 12 once

kg.

0,3167

ONCIA di 8 ottavi o di 24 denari

gr.

26,3960

OTTAVO o DRAMMA di 3 denari

gr.

3,2990

DENARO o SCRUPOLO di 24 grani

gr.

1,1000

GRANO

gr.

0,0460

Mandamenti di
CAIRO e MILLESIMO

In questi due mandamenti sono in uso gli
stessi pesi che si adoperano in Piemonte.

MURIALDO

Nel Comune di Murialdo si usa anche le
libbra di Torino.

(1) Il piede liprando è una misura antica del Piemonte, in uso in quella regione fino al 1818, poi sostituita con una misura simile di valore leggermente superiore.

(2) L'olio comunemente in questa provincia si vende a peso; in questo caso si chiama
barile una quantità d'olio pari a rubbi 7 e 1/2, ovvero kg. 58,562.


PROVINCIA DI ALBENGA

MISURE DI LUNGHEZZA

Località

Nomi delle misure,
loro frazioni e multipli

Valore in
misure metriche

MAGGIOR PARTE
DELLA PROVINCIA

CANNA di 12 palmi

m.

3,0000

CANNA di 18 palmi

m.

4,5000

PASSO di 3 palmi

m.

0,7500

PALMO di 12 once

cm.

25,0000

ONCIA

cm.

2,0833

TOIRANO

CANNA di 12 palmi

m.

3,0600

PALMO

cm.

25,5000

MISURE DI SUPERFICIE

Località

Nomi delle misure,
loro frazioni e multipli

Valore in
misure metriche

Mandamenti di
ALBENGA e ALASSIO

MINATA, misura agraria

are

14,0625

CANNA quadrata di 144
palmi quadrati, o di 16
goa

mq.

9,0000

GOA di 9 palmi quadrati

mq.

0,5625

PALMO quadrato di 144
once

mq.

0,0625

ONCIA quadrata

cmq.

4,3400

Mandamento di
ANDORA

GIORNATA di 1600 passi quadrati, misura agraria (1)

are

9,0000

PASSO quadrato di 9
palmi quadrati

mq.

0,5625

PALMO quadrato di 12
once di palmo quadrato

mq.

0,0625

ONCIA di palmo
quadrato

cmq.

52,0800

ONCIA quadrata

cmq.

4,3400

Mandamento di
FINALBORGO,
BARDINO NUOVO e
BARDINO VECCHIO,
MAGLIOLO e TOVO

PALMETTO quadrato di
100 palmi quadrati

mq.

6,2500

PALMO quadrato di 12
once di palmo quadrato

mq.

0,0625

ONCIA di palmo
quadrato

cmq.

52,0800

ONCIA quadrata

cmq.

4,3400

LOANO

STAIO di 25920 palmi
quadrati, misura agraria
(2)

ha

0,1620

Mandamento di
PIETRA, eccettuati i
Comuni di Bardino
Nuovo, Bardino
Vecchio, Magliola e
Tovo

STAIO di canapaio,
diviso in 16 motulari (3)

are

3,5156

MOTULARO

mq.

21,9727

PASSO o PASSETTO
quadrato

mq.

0,5625

PALMO quadrato

mq.

0,0625

ONCIA quadrata

cmq.

4,3400

CALIZZANO,
MASSIMINO e
BARDINETO

GIORNATA di Piemonte
di 100 tavole

are

38,0096

TAVOLA di 4 trabucchi
quadrati

mq.

38,0096

TRABUCCO quadrato

mq.

9,5024

PIEDE quadrato

mq.

0,2639

PESI

Località

Nomi delle misure,
loro frazioni e multipli

Valore in
misure metriche

TUTTA LA PROVINCIA

CANTARA (di 6 rubbi)

kg.

47,5125

RUBBO

kg.

7,9187

ROTOLO di una libbra e mezza

kg.

0,4751

LIBBRA di 12 once

kg.

0,3167

ONCIA di 8 ottavi o di 24 denari

gr.

26,3960

OTTAVO o DRAMMA di 3 denari

gr.

3,2990

DENARO o SCRUPOLO di 24 grani

gr.

1,1000

GRANO

gr.

0,0460

MISURE DI CAPACITA' PER LE MATERIE ASCIUTTE

Località

Nomi delle misure,
loro frazioni e multipli

Valore in
misure metriche

Mandamenti di
ALBENGA ed ALASSIO

EMINA di 4 stari per
cereali

hl.

1,2800

STARO di 4 quarte o 16 motulari (4)

l.

32,0000

MOTULARO

l.

2,0000

Mandamento di
ALBENGA

QUARTA o QUARTARA
per le olive, si divide in
18 motulari (5)

l.

36,0000

Mandamento di
ANDORA (6)

EMINA di 6 eminette, per cereali

hl.

1,2192

MEZZA EMINA di 3
eminette

l.

60,9600

EMINETTA

l.

20,3200

CALIZZANO,
MASSIMINO e
BARDINETO

STARO di 16 motulari,
per i cereali

l.

35,3000

QUARTARO (detto anche EMINA) di 8 motulari

l.

17,6500

MOTULARO o COPPO

l.

2,2060

STARO di 4 quartari per le castagne

l.

70,6000

SACCO di carbone

hl.

1,1077

BARDINO NUOVO,
BARDINO VECCHIO,
MAGLIOLO, TOVO e
mandamento di
FINALBORGO

MINA di 4 stari per i
cereali

hl.

1,2192

STARO di 24 casse

l.

30,480

CASSA

l.

1,2700

QUARTARO o QUARTA
per le olive, si divide in 8 motulari (7)

l.

18,8650

MOTULARO

l.

2,3581

Mandamento di LOANO

EMINA di 4 stari, per
cereali

hl.

1,3660

STARO di 16 motulari

l.

34,1500

MOTULARO

l.

2,1340

QUARTA di 9 motulari,
per le olive

l.

18,7500

MOTULARO

l.

2,0833

Mandamento di
PIETRA, eccettuati i
Comuni di Bardino
Nuovo, Bardino
Vecchio, Magliolo e
Tovo

EMINA di 4 stari, per
cereali

hl.

1,3906

STARO di 16 motulari

l.

34,7650

MOTULARO

l.

2,1720

STAIO di 4 quartari, per le olive e le castagne

hl

0,8320

QUARTARO di 2
quartarini

l.

20,8000

QUARTARINO di 4
motulari

l.

10,4000

MOTULARO

l.

2,6000

MISURE DI CAPACITA' PER I LIQUIDI

Località

Nomi delle misure,
loro frazioni e multipli

Valore in
misure metriche

Mandamento di
ALBENGA

BARILE di 40 amole,
per il vino

l.

40,0000

MEZZO BARILE di 20
amole

l.

20,0000

AMOLA, divisa in metà,
terzi e quarti

l.

1,0000

BARILE d'olio di 120
quarteroni (8)

l.

65,4800

QUARTERONE

l.

0,5457

MEZZO QUARTERONE

l.

2,7283

Mandamento di
ANDORA, eccettuato
Vellego (9)

BARILE di 40 amole, per
il vino

l.

41,0000

AMOLA

l.

1,0250

MEZZ'AMOLA

l.

0,5125

BARILE d'olio, diviso in
metà, quarti, ottavi e
sedicesimi (10)

l.

65,4800

PINTA

l.

0,8185

VELLEGO

BARILE di 50 amole per il vino

l.

50,0000

AMOLA

l.

1,0000

ALASSIO

Barile per il vino, diviso
in 36 amole

l.

41,0000

AMOLA

l.

1,1389

LAIGUEGLIA

BARILE di 40 amole, per
il vino

l.

41,0000

Mandamento di
FINALBORGO

SCANDAGLIO di 80
amole, per il vino

l.

69,8340

BARILE di 40 amole

l.

34,9170

QUARTUCCIO di 20
amole

l.

17,4585

AMOLA

l.

0,8729

BARILE d'olio, si divide in 2 mezzi barili, ovvero in 4 parti, o in 60 pinte

l.

69,8340

PINTA

l.

1,1639

Mandamento di LOANO

BARILE di 40 amole, per
il vino

l.

43,6000

AMOLA, si divide in
metà, terzi e quarti

l.

1,0900

BARILE d'olio, di 88
quarteroni

l.

65,4800

QUARTERONE d'olio

l.

0,7441

PIETRA, BORGIO,
GIUSTENICE, RANZI,
VEREZZI, VERZI
PIETRA

SCANDAGLIO di 2 barili,
per il vino

l.

84,8000

BARILE di 40 amole

l.

42,4000

MEZZO BARILE

l.

21,2000

AMOLA

l.

1,0600

BARILE d'olio (11)

l.

65,4800

CALIZZANO,
MASSIMINO e
BARDINETO

BRENTA di 30 amole, per il vino (12)

l.

48,0000

AMOLA o PINTA (12)

l.

1,6000

MEZZ'AMOLA o BOCCALE

l.

0,8000

BARILE per l'olio (13)

l.

65,4800



(1) La
minata è un quadrato che ha per lato 12 canne e mezza, e la cui superficie è di canne quadrate 156 e 1/4. Le superfici dei terreni si esprimono in queste due unità.

(2) Questo
staio si divide in 2880 passetti quadrati, ciascuno dei quali è di 27 palmi quadrati.

(3) Lo
staio di canapaio è un quadrato che ha 25 passetti, ovvero m. 18,75 di lato.

(4) Questo stesso
staro prende, nel mandamento di Alassio, il nome di quartara quando si impiega a misurare le olive. In qualche comune di questo mandamento però per misurare le olive si usa la quartara del mandamento di Albenga.

(5) In qualche comune del mandamento di Albenga si impiega anche nella misura delle olive la
mezza quartare che è di 9 motulari, e si da il nome di quarta ad una misura composta di 7 degli stessi motulari.

(6) In qualche comune di questo mandamento, e particolarmente in quello di Vellego, la misura dei cereali si fa con l'
emina dei mandamenti di Albenga ed Alassio; per le olive sono in uso le misure adoperate nei detti due mandamenti.

(7) Quando questo
quartaro si impiega a misurare le castagne, s'intende che sia colmo.

(8) Questo
barile è pari a quello di Genova, ma si divide in un numero diverso di quarteroni. In alcuni comuni di questo mandamento la vendita dell'olio al minuto si fa a peso. Pare andata in disuso l'antica divisione del barile d'olio in 20 lire e della lira in 20 parti.

(9) In alcuni comuni del mandamento si è già introdotto l'uso, nel commercio minuto, di vendere il vino a litri.

(10) Da taluni si da al sedicesimo di barile il nome di lira; questa si suddivide a sua volta in 5 pinte. Inoltre in alcuni comuni del mandamento per la vendita dell'olio al minuto si adoperano le misure di Albenga.

(11) In questo mandamento il
barile d'olio si divide in alcuni luoghi in 128 quarteroni, come nella provincia di Genova, e in altri in 125 quarteroni; secondo quest'ultima divisione il quarterone risulta essere di l. 0,5238.

(12) Nei comuni di Massimino e di Bardineto si fa anche uso della
brenta e della pinta di Torino.

(13) E' lo stesso
barile in uso nel mandamento di Albenga; generalmente si usa anche la stessa divisione, taluni però sogliono dare il nome quarterone o libbra d'olio a una misura equivalente a 2/3 del quarterone di Albenga.


PROVINCIA DI ONEGLIA

MISURE DI LUNGHEZZA

Località

Nomi delle misure,
loro frazioni e multipli

Valore in
misure metriche

Mandamento di
ONEGLIA (1)

CANNA di 12 palmi

m.

2,9880

PALMO di 12 once

cm.

24,9000

ONCIA di 12 linee

cm.

2,0750

LINEA di 12 punti

cm.

0,1730

PUNTO

cm.

0,0144

Mandamento di
DIANO CASTELLO (2)

CANNELLA di 12 palmi o
piedi, solo per le misure
agrarie

m.

3,3300

PALMO o PIEDE, per le
misure agrarie (3)

cm.

27,7500

Mandamenti di
BORGOMARO,
PORTO MAURIZIO
e PRELA'

CANNA di 12 palmi

m.

2,9760

PALMO di 12 once

cm.

24,8000

ONCIA di 12 linee

cm.

2,0670

LINEA

cm.

0,1720

DOLCEDO e
LINGUEGLIETTA

CANNA di 12 palmi

m.

3,5600

PALMO

cm.

29,7000

Mandamento di PIEVE

CANNA di 12 palmi

m.

2,9723

PALMO di 12 once

cm.

24,7690

ONCIA di 12 linee

cm.

2,0640

LINEE

cm.

0,1720

MISURE DI SUPERFICIE

Località

Nomi delle misure,
loro frazioni e multipli

Valore in
misure metriche

Mandamento di
ONEGLIA (1)

CANNELLA quadrata
di 144 palmi quadrati

mq.

8,9281

PALMO quadrato
di 144 once quadrate

mq.

0,0620

ONCIA quadrata di 144
linee quadrate

cmq.

4,3100

LINEA quadrata

cmq.

0,0300

Mandamento di
DIANO CASTELLO (2)

CANNELLA agraria
di 144 piedi quadrati

mq.

11,0889

PIEDE quadrato agrario

mq.

0,0770

Mandamenti di
BORGOMARO,
PORTO MAURIZIO
e PRELA'

CANNELLA quadrata di
144 palmi quadrati

mq.

8,8566

PALMO quadrato di 144
once quadrate

mq.

0,0615

ONCIA quadrata di 144
linee quadrate

cmq.

4,3000

LINEA quadrata

cmq.

0,0300

Mandamento di PIEVE

CANNELLA quadrata di
144 palmi quadrati

mq.

8,8344

PALMO quadrato di 144
once quadrate

mq.

0,0613

ONCIA quadrata di 144
linee quadrate

cmq.

4,0000

PESI

Località

Nomi delle misure,
loro frazioni e multipli

Valore in
misure metriche

In quasi tutta la
provincia (4), ovvero
nei mandamenti di
ONEGLIA, DIANO
CASTELLO, PIEVE,
BORGOMARO e
PRELA', eccettuati i
comuni di Dolcedo,
Moltedo Inferiore
e Pietrabruna.

CANTARO di 6 rubbi
ossia di 100 rotoli

kg.

47,1840

RUBBO di 25 libbre

kg.

7,8640

LIBBRA di 12 once

kg.

0,4718

ONCIA, divisa in
sedicesimi

gr.

26,2130

SEDICESIMO d'oncia

gr.

1,6380

Mandamento di
PORTO MAURIZIO e
comuni di DOLCEDO,
MOLTEDO INFERIORE
e PIETRABRUNA (5)

CANTARO di 6 rubbi
ossia di 100 rotoli

kg.

47,4600

RUBBO di 25 libbre

kg.

7,9100

ROTOLO di libbre 1 e 1/2

kg.

0,4746

LIBBRA di 12 once

kg.

0,3164

ONCIA, divisa in
sedicesimi

gr.

26,3670

SEDICESIMO d'oncia

gr.

1,6480

MISURE DI CAPACITA' PER LE MATERIE ASCIUTTE

Località

Nomi delle misure,
loro frazioni e multipli

Valore in
misure metriche

Mandamento di
ONEGLIA

MINA di 3 staia, per i cereali

hl.

1,20000

STAIO di 4 quarte

l.

40,0000

l.

40,2800

MINETTA di 2 quarte

l.

20,0000

QUARTA di 5 coppelli o motulari

l.

10,0000

l.

10.0700

COPPELLO o MOTULARE

l.

2,0000

l.

2,0140

GOMBATA di 3 staia,
per le olive

hl.

1,9800

STAIO di 4 quarte

l.

66,0000

l.

65,1200

QUARTA di 4 motulari

l.

16,5000

l.

16,2800

MOTULARE

l.

4.1250

l.

4,0700

STAIO di 4 quarte per le castagne (7)

l.

68,0560

QUARTA di 4 motulari

l.

17,0140

MOTULARE

l.

4,2535

Mandamento di
DIANO CASTELLO

EMINA o MINA per i
cereali (8)

hl.

1,2000

hl.

1,2300

STAIO

l.

40,0000

l.

41,0000

EMINETTA o MINETTA di 2 quarte (8)

l.

20,0000

l.

20,5000

QUARTA di 5 coppelli o motulari (8)

l.

10,0000

l.

10,2500

COPPELLO o MOTULARE (8)

l.

2,0000

l.

2,0500

MEZZO COPPELLO

l.

1,0250

QUARTA di 4 motulari, per le olive e le castagne

l.

19,0000

l.

19,3750

MOTULARE

l.

4,7500

l.

4,8437

Mandamento di
BORGOMARO,
eccettuati i comuni di TORRIA (9), COSIO, CARAVONICA,
S.BARTOLOMEO,
ARZENO e LUCINASCO (10)

MINA per i cereali

l.

1,2000

STAIO di 4 quarte

l.

40.0000

l.

40,2800

QUARTA di 4 motulari

l.

10,0000

l.

10,0700

MOTULARE

l.

2,5000

l.

2,5175

EMINA di 2 quarte per le olive

l.

31,0000

l.

31,6000

QUARTA di 4 motulari

l.

15,0000

l.

15,8000

MOTULARE o COPPELLO

l.

3,8750

l.

3,9500

Mandamenti di PORTO MAURIZIO e PRELA' (11), eccettuati i comuni di MOLTEDO SUPERIORE e
MOLTEDO INFERIORE,
e DOLCEDO (12)

Per la misura dei cereali secondo la
relazione del Ministero si usano le unità in uso nel mandamento di Oneglia, secondo l'Ispettore invece si usano ie misure in uso a Diano Castello

GOMBATA di 12 quarte per le olive

hl.

2,1720

EMINA di 2 quarte

l.

29,0000

QUARTA di 5 coppelli

l.

14,5000

l.

18,1000

COPPELLO

l.

2,9000

l.

3,6200

GOMBATA di 12 quarte
per le castagne

hl.

2,3100

QUARTA di 5 coppelli

l.

19,2500

COPPELLO

l.

3,8500

MEZZO COPPELLO

l.

1,9250

Mandamento di PIEVE
e comuni di COSIO,
CARAVONICA,
S.BARTOLOMEO ed
ARZENO (13)

EMINA di 3 stari, per i cereali

hl.

1,3833

hl.

1.1503

STARO di 2 eminette

l.

46,1100

l.

38,3427

EMINETTA o 1/2 STARO

l.

23,0549

l.

19,1713

MEZZA EMINETTA di 4 motulari, detta anche QUARTO

l.

11,5275

l.

9,5857

MOTULARE o COPPELLO

l.

2,8819

l.

2,3964

STARA di 4 quarte,
per le olive (14)

l.

69,1649

l.

57,5140

QUARTA di 4 motulari

l.

17,2912

l.

14,3785

MOTULARE

l.

4,3228

l.

3,5946

MISURE DI CAPACITA' PER I LIQUIDI

Località

Nomi delle misure,
loro frazioni e multipli

Valore in
misure metriche

MAGGIOR PARTE
DELLA PROVINCIA

In questa provinvia l'olio si vendeva a peso, cioè a LIBBRE nel commercio al minuto ed a BARILI nel commercio all'ingrosso, dove il barile si intendeva del peso di 7 rubbi e 1/2, pari a litri 65,4829; secondo la relazione dell'Intendente Generale dei Pesi e delle Misure variava però la divisione nei diversi mandamenti come specificato in appresso.

Mandamento di
ONEGLIA

SALMATA di due barili,
per il vino (6)

hl.

0,9600

BARILE per il vino, di 48 pinte

l.

48,0000

l.

43,6000

MEZZO BARILE o
QUARTO

l.

24,0000

PINTA o AMOLA

l.

1,0000

l.

0,9083

MEZZA PINTA

l.

0,4542

BARILE per l'olio, di 60
pinte

l.

65,4829

PINTA

l.

1,0914

MEZZA PINTA

l.

0,5457

Mandamento di
DIANO CASTELLO

CARICA o SALMATA di
due barili per il vino

hl.

0,8400

hl.

0,8480

BARILE di 40 amole

l.

42,0000

l.

42,4000

QUARTO di 20 amole

l.

21,0000

l.

21,2000

AMOLA

l.

1,0500

l.

1,0600

Per l'olio si usavano le stesse misure in uso nel mandamento di Oneglia.

Mandamenti di
PORTO MAURIZIO e
PRELA'

SALMATA di due barili
per il vino

hl.

0,8000

BARILE di 40 amole

l.

40,0000

l.

41,0000

RUBBO di 8 amole

l.

8,0000

AMOLA

l.

1,0000

l.

1,0250

MEZZ'AMOLA

l.

0,5125

BARILE per l'olio

l.

65,4829

MEZZO BARILE

l.

32,7414

QUARTO di barile

l.

16,3707

OTTAVO di barile

l.

8,1854

SEDICESIMO di barile

l.

4,0927

Mandamento di
BORGOMARO

In questo mandamento il vino si vende a
peso in rubbi e libbre e la capacità dei vasi
utilizzati per la misura corrisponde al peso.

Per l'olio si utilizzano le stesse misure in
uso nel mandamento di Porto Maurizio.

Mandamento di PIEVE

CARICA o SALMATA di
12 rubbi per il vino,
divisa in 2 barili

hl.

0,9600

BARILE di 48 pinte

l.

48,0000

BARILE di 6 rubbi, diviso in 50 amole

PINTA o AMOLA

l.

1,0000

l.

0,9600

Per l'olio si utilizzano le stesse misure in
uso nei mandamenti di Porto Maurizio, Borgomaro e Prelà.


(1) Secondo le
Tavole di Ragguaglio del 1849 queste misure sarebbero state in uso nella maggior parte della Provincia.

(2) Queste unità venivano impiegate soltanto nelle misure agrarie; per la misura delle stoffe e delle opere d'arte invece si adoperava la
canna in uso nel mandamento di Oneglia.

(3) Secondo il
Quadro delle misure e dei pesi del 1841 questo palmo invece sarebbe stato utilizzato soltanto per la misura delle stoffe.

(4) Secondo le
Tavole di Ragguaglio invece in quasi tutta la provincia si faceva uso del peso di Genova e queste misure erano impiegate soltanto nei mandamenti di Oneglia, Diano Castello e Borgomaro.

(5) Questi pesi differiscono pochissimo da quelli di Genova.

(6) La
salmata di vino si considera del peso di 12 rubbi.

(7) Secondo le
Tavole di Ragguaglio in questo mandamento le castagne si vendono misurandole con la quarta delle olive, ma a misura colma e non rasa.

(8) In questo mandamento è assai generale l'uso di vendere i cereali a peso, chiamando
mina un peso di 12 rubbi, minetta di 2 rubbi, quarta di un rubbo e coppello di 5 libbre.

(9) Secondo le
Tavole di Ragguaglio nel comune di Torria per le olive si adoperano la misure del mandamento di Oneglia.

(10) Secondo le
Tavole di Ragguaglio il comune di Lucinasco si vale delle misure di Prelà, adottando però la divisione della quarta in 4 motulari anziché in 5.

(11) Nelle
Tavole di Ragguaglio il mandamento di Prelà non è considerato.

(12) Secondo le
Tavole di Ragguaglio nel commercio delle olive i comuni di Dolcedo e Pietrabruna usano una misura particolare di litri 15,5 che si divide in 5 coppelli.

(13) Secondo le
Tavole di Ragguaglio i comuni di Cosio, Caravonica, S.Bartolomeo ed Arzeno usano le misure del mandamento di Pieve.

(14) Secondo le
Tavole di Ragguaglio questo staro equivale e 3 emine di Piemonte.


PROVINCIA DI S.REMO

MISURE DI LUNGHEZZA

Località

Nomi delle misure,
loro frazioni e multipli

Valore in
misure metriche

TUTTA LA PROVINCIA,
eccettuato i comuni di Ventimiglia e Taggia

CANNELLA di 12 palmi

m.

3,3600

PALMO di 12 once

cm.

28,0000

ONCIA

cm.

2,3333

CANNA di 8 palmi
(per le stoffe)

m.

1,9950

MEZZA CANNA di 4 palmi

m.

0,9975

PALMO

cm.

24,9375

VENTIMIGLIA

CANNELLA di 12 palmi

m.

3,2650

PALMO

cm.

27,2083

ONCIA

cm.

2,2674

CANNA di 8 palmi
(per le stoffe)

m.

2,0120

MEZZA CANNA di 4 palmi

m.

1,0060

PALMO

cm.

25,1500

TAGGIA

CANNELLA o CANNA di
12 palmi

m.

3,3600

m.

3,5040

PALMO

cm.

28,0000

cm.

29,2000

CANNELLA di 9 palmi
per stoffa, etc.

m.

2,5200

m.

2,2200

PALMO per stoffa, etc.

cm.

28,0000

cm.

24,6667

MISURE DI CAPACITA' PER I LIQUIDI

Località

Nomi delle misure,
loro frazioni e multipli

Valore in
misure metriche

MAGGIOR PARTE
DELLA PROVINCIA

BARILE di 32 amole,
per il vino

l.

32,0000

BARILE d'olio del peso di rubbi 7 e 1/2 o di libbre
187 e 1/2

l.

64,9000

LIBBRA d'olio

l.

0,3460

S. REMO e COLLA

BARILE di 4 rubbi, per il vino

l.

36,0000

RUBBO di 8 amole

l.

9,0000

AMOLA

l.

1,1250

DOLCEACQUA

BARILE per il vino

hl.

0,9600

TAGGIA

BARILE per il vino di 40 amole

l.

40,0000

MISURE DI CAPACITA' PER LE MATERIE ASCIUTTE

Località

Nomi delle misure,
loro frazioni e multipli

Valore in
misure metriche

MAGGIOR PARTE
DELLA PROVINCIA

BOGLIOLA o QUARTA per cereali (1)

l.

14,5665

QUARTA per le olive e le
castagne, si divide in 4
motulari

l.

22,0000

MOTULARE

l.

5,5000

S. REMO e COLLA

EMINA di due sacchi,
per cereali

hl.

1,2178

SACCO di 2 staia

l.

60,0888

STAIO di due bogliole

l.

30,4440

BOGLIOLA di 6 coppelli

l.

15,2220

COPPELLO

l.

2,5370

BOGLIOLA di 12 coppelli
per le olive

l.

30,4440

CORBINO di 25 coppelli
per le olive

l.

63,4250

PERINALDO

CORBINO di 12 coppelli
per le olive e le castagne

l.

30,4440

COPPELLO

l.

2,5370

PIGNA e CASTEL
S.FRANCO
(CASTELVITTORIO)

STAIO o BOGLIOLA di 8
motulari, per le olive e
le castagne

l.

26,6000

MOTULARE

l.

3,3250

CERIANA

QUARTA di 4 motulari,
per le olive e le castagne

l.

24,5000

MOTULARE

l.

6,1250

APRICALE

BOGLIOLA

l.

13,8380

BAIARDO

QUARTA di 12 motulari
per le olive e le castagne

l.

25,5000

MOTULARE

l.

2,1250

CIPRESSA,
COSTARAINERA,

MINETTA di 10 motulari,
per le olive e le castagne

l.

20,0000

MOTULARE

l.

2,0000

MONTALTO e
BADALUCCO

MINETTA di 10 motulari,
per le olive

l.

20.0000

MOTULARE per le olive

l.

2,0000

QUARTA di 10 motulari,
per le castagne

l.

26,4700

POMPEIANA

MINETTA di 6 motulari,
per le olive e le castagne

l.

20,0000

MOTULARE

l.

3,3333

TAGGIA, BUSSANA
e CASTELLARO

MINETTA di 12 motulari,
per le olive e le castagne

l.

40,0000

MOTULARE

l.

3,3333

LINGUEGLIETTA e
BOSCOMARE

QUARTA di 5 motulari,
per le olive e le castagne

l.

15,0000

MOTULARE

l.

3,0000

S. LORENZO

QUARTA di 5 motulari
per le olive e le castagne

l.

16,8330

MOTULARE

l.

3,3666

MISURE DI SUPERFICIE

Località

Nomi delle misure,
loro frazioni e multipli

Valore in
misure metriche

MAGGIOR PARTE
DELLA PROVINCIA

CANNELLA quadrata
di 144 palmi quadrati

mq.

11,2896

PALMO quadrato
di 144 once quadrate

mq.

0,0784

ONCIA quadrata

cmq.

5,4400

VENTIMIGLIA

CANNELLA quadrata
di 144 palmi quadrati

mq.

10,6602

PALMO quadrato
di 144 once quadrate

mq.

0,0740

ONCIA quadrata

cmq.

5,1400

TAGGIA

CANNELLA quadrata
di 81 palmi quadrati

mq.

6,3504

PESI

Località

Nomi delle misure,
loro frazioni e multipli

Valore in
misure metriche

TUTTA LA PROVINCIA

RUBBO di 25 libbre

kg.

7,9178

ROTOLO di una libbra e mezza

kg.

0,4751

LIBBRA di 12 once

kg.

0,3167

ONCIA di 8 ottavi o di 24 denari

gr.

26,3960

OTTAVO o DRAMMA di 3 denari

gr.

3,2990

DENARO o SCRUPOLO di 24 grani

gr.

1,1000

GRANO

gr.

0,0460


(1) Questa
bogliola non è altro che la quarta per cereali usata a Genova; in diversi comuni varia il numero delle parti in cui essa è divisa: 4, 8, 10 ed anche 12, però sempre chiamate con i nomi di motulari o coppi.


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